In molte scuole già dalla prima infanzia, nei paesi industrializzati, si prevede l'uso dell'iPad come centro di apprendimento del bambino.
Negli Stati Uniti i tablet per bebè vanno a ruba: secondo un sondaggio condotto su 900 genitori, la metà dei bambini che non hanno ancora compiuto un anno guardano programmi televisivi, il 36% usa il touch-screen, il 15% «utilizza» le app e il 12% gioca ai videogame. Ben il 72% dei genitori permette di usare dispositivi digitali mobili già a quell’età, per esempio mentre loro riordinano la casa; il 65% sostiene che serve a tranquillizzarli, il 29% ne permette l’utilizzo prima di andare a dormire.
I pedagogisti dei media proclamano l’apertura del mondo virtuale attraverso un click del mouse o attraverso i tablet, come se i bambini non potessero desiderare nulla di meglio delle tecnologie digitali. Alcuni sostengono che i tablet siano particolarmente adatti anche per i bambini più piccoli perché facili da usare e che inoltre l’esperienza dello schermo stimolerebbe il cervello in modo ottimale, quindi non sarebbe mai troppo presto per far iniziare a usare i tablet ai bambini.
Su una rivista locale chiamata Kita aktuell il pedagogista della prima infanzia Martin Textor affermava: «Grazie alle interfacce grafiche intuitive, i bambini possono automaticamente esplorare, giocando, i diversi programmi, sequenze-video ecc. Il tutto con o senza l’aiuto dei genitori». È proprio questo il problema con i tablet: ci si passa la mano sopra ed è tutto finito. Le possibilità di sviluppo della motricità fine sono molto limitate, per non parlare della comprensione degli oggetti e di come si maneggiano, del pensiero spaziale e perfino della creatività. Perché è solo attraverso l’interazione tra i cinque sensi e la mano che avviene l’apprendimento reticolare e si com-prende, letteralmente, il mondo. Un tablet non ci permette tutto questo. Non trasmette una conoscenza «olistica», non richiede determinate esperienze, né le stimola (né quelle sensoriali, né quelle motorie).”
Nonostante gli effetti nocivi dello swipe sullo schermo del tablet, le fiere dei giocattoli festeggiano come la «rivoluzione della camera dei bambini» la creazione di una vastissima gamma di modelli (rosa per le bambine, di plastica per i più piccini) che vengono chiamati con la parola magica ‘Toy 3.0’.
Noi qui a Wonderland non abbiamo introdotto l'uso degli iPad. Abbiamo un programma molto intenso di attivita' che stimolano il bambino in ogni momento della giornata.
Oltre all’insegnamento della lingua inglese, crediamo sia molto importante pianificare attività giorno dopo giorno che contrubuiscono allo sviluppo cognitivo, sociale, emotivo, fisico e sensoriale del bambino.